Adagiato sulle antiche mura della città, erette a partire dal XVI secolo per difendere Loreto dalle incursioni turche nell’Adriatico, il bed & breakfast Antica Maison si trova a pochi passi dalla basilica della Santa Casa, ma anche a pochi metri dall’uscita del centro storico di Loreto.

La struttura costituisce quindi il punto di partenza ideale sia per visitare Loreto e la sua splendida basilica, sia per raggiungere il parco naturale del Monte Conero e le spiagge della riviera (Porto Recanati, Numana, Sirolo, Portonovo) nonché per scoprire le perle dell’entroterra marchigiano: Recanati e la casa di Giacomo Leopardi, la straordinaria Urbino, le magiche grotte di Frasassi, Macerata e i suoi eventi culturali, Ancona e il suo porto, l’abbazia di Fiastra, il sito archeologico di Urbisaglia, i borghi medievali disseminati sulle dolci colline e la meraviglia dei Monti Sibillini.

LORETO

LA SANTA CASA – La città di Loreto si è sviluppata intorno alla celebre basilica, che è da secoli uno dei più importanti centri della cristianità. Secondo la tradizione cristiana, la chiesa ospiterebbe al suo interno, protetta da una sorta di scrigno di marmo, la Santa Casa di Nazareth, dove Maria sarebbe nata e avrebbe ricevuto l’annuncio della nascita di Gesù. Gli studi sullo stile architettonico e i materiali di costruzione indicano che in effetti la provenienza della casa è la Palestina. Secondo la tradizione cristiana, nel 1291 con Nazareth e tutta la Palestina sotto il dominio dei Mamelucchi, la Santa Casa sarebbe stata trasportata prima in Dalmazia, rimanendo per circa tre anni a Tersatto (Trsat, ora un quartiere della città di Fiume, in Croazia), per poi giungere nelle Marche e sostare in un primo tempo nei pressi di Ancona, in seguito a Porto Recanati e infine sulla cima di una collina (il monte Prodo), sulla strada che da Recanati va al suo porto, dunque in un luogo pubblico, che nessuno avrebbe potuto reclamare e sfruttare. Secondo la tradizione la Casa sarebbe arrivata a Loreto la notte del 9-10 dicembre del 1294. Ancora oggi molti loretani celebrano al ricorrenza accendendo fuochi sulle colline circostanti.

I lavori di costruzione della basilica iniziano nel 1469, per iniziativa del vescovo di Recanati Nicolò De Astis e poi sotto la direzione di papa Paolo II. La facciata in luminosa pietra d’Istria viene completata nel 1587, mentre il campanile è opera di Luigi Vanvitelli (1750-55). Sotto la cupola è posizionato il sacello della Santa Casa, rivestito di marmo con statue e rilievi, capolavoro della scultura del Cinquecento. L’interno della basilica, oltre a ospitare la suggestiva Santa Casa, è arricchito da una lunga serie di grandi opere artistiche: la cappella dell’annunciazione, decorata con affreschi di Federico Zuccari; le sacrestie di San Marco e San Giovanni decorate da Melozzo da Forlì e Luca Signorelli; il battistero di Tiburzio Vergelli e la Sala del Tesoro decorata dal Pomarancio. La splendida piazza è ulteriromente impreziosita dal Palazzo apostolico e dal Palazzo Illirico nonché dalla fontana di Carlo Maderno e Giovanni Fontana. Il Museo Pinacoteca della Santa Casa di Loreto, ospitato nel Palazzo Apostolico, conserva dipinti, sculture, arazzi e maioliche provenienti dal santuario e donati alla Santa Casa nel corso dei secoli. Nella raccolta dei dipinti spiccano le opere di Lorenzo Lotto, che morì proprio a Loreto nel 1556.

LE MARCHE

Al di là delle mura di Loreto, il territorio circostante offre una serie altrettanto impressionante di bellezze artistiche e naturali, facilmente raggiungibili dal b&b Antica Maison.

PARCO DEL CONERO (14Km) – Il Parco è senza dubbio la perla marchigiana sul mare Adriatico. Si tratta dell’unica sporgenza (572 metri) che si affaccia sul mare da Trieste al Gargano. Sulle sue pendici si distendono la baia di Portonovo (22km), la città di Ancona (29km) con il grande porto da cui salpano navi con destinazione Grecia e Croazia, ma anche le famose località turistiche di Numana e Sirolo, con le bellissime spiagge dei Sassi Neri, delle due Sorelle e di Mezzavalle.  Il Monte Conero è il cuore dell’omonimo Parco Regionale, istituito nel 1987 e costituito da 5800 ettari di area protetta. Tra i vari percorsi, nella magia della macchia mediterranea,  si snodano corbezzoli, ginestre, querce e alberi di pino. Il parco è anche il luogo ideale per gli appassionati di bird-watching. Percorrendo la litoranea verso sud, si incontrano anche le note località balneari di Numana (10Km), antichissima città picena, che conserva nell’Antiquarium una parte dei ricchissimi reperti archeologici rinvenuti nelle necropoli e oggi sparsi in tutti i musei del mondo, e Porto Recanati (4Km), dominata dal castello fatto costruire da Federico II di Svevia e dove si trovano anche i resti della città romana di Potentia.

RECANATI (7km) – La città natale del poeta e filosofo Giacomo Leopardi e del tenore Beniamino Gigli. Città di origine picena, mantiene l’assetto urbanistico raggiunto nel periodo medievale e ospita la casa del poeta, la casa di Teresa Fattorini (“Silvia”), il museo multimediale Leopardi, il suggestivo Museo dell’Emigrazione Marchigiana, il Museo Diocesano, il Museo Gigli e la Pinacoteca con l’Annunciazione del Lotto. Oltre alle famose celebrazioni leopardiane, che ogni giugno coniugano poesia e musica, ogni estate la città ospita anche Lunaria (notturni di musica e poesia in piazza Giacomo Leopardi) e il folk festival Amantica, dove rivivono le tradizioni artigianali, musicali e gastronomiche del rione Castelnuovo di Recanati, con artisti internazionali che suonano organetti, fisarmoniche e bandoneon.

SIBILLINI (75Km) – La meraviglia del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, istituito nel 1993, si estende per 70.000 ettari. Fra i comuni più belli all’interno del Parco: Visso, Ussita, Frontignano, Fiastra, Bolognola, Sarnano, Sassotetto, Amandola, Montefortino, Montemonaco, Castelluccio con le sue famose piane, Pieve Torina, San Ginesio, Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Montegallo, Valfornace. Il territorio offre numerosi sentieri: i percorsi urbani consentono di esplorare gli angoli medievali dei paesi disseminati alle pendici dei Sibillini, mentre i sentieri conducono il visitatore fra i colori e i sapori di un mondo rurale e pastorale; i percorsi più impegnativi consentono infine di raggiungere le alte vette dei Sibillini, molte delle quali superano i 2000 metri. La più alta di queste cime, il Monte Vettore, racchiude lo spettacolare lago di Pilato, dove vive il famoso Chirocefalo del Marchesoni. L’esperienza più indimenticabile è senza dubbio il Grande Anello dei Sibillini, un percorso escursionistico di 124 Km completamente segnalato che, in nove giorni di cammino, permette di scoprire l’intera catena montuosa. Secondo la leggenda, nell’antro della Sibilla, nascosto sull’omonimo monte, sarebbe vissuta «l’illustre profetessa che raro i suoi segreti altrui rivela. Negromanti e cavalieri erranti, giungevano, da tutta Europa, dopo viaggi estenuanti nella speranza di carpire un oracolo alla Sibilla». Il nostro b&b collabora con guide professionali che organizzano escursioni giornaliere nel Parco dei Sibillini ma anche sul Conero e sui colli di Recanati.

GROTTE DI FRASASSI (75Km): Le enormi Grotte di Frasassi si trovano nel Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi e contengono delle sculture naturali che lasciano il visitarore a bocca aperta. Le stalagmiti e stalattiti si sono formate ad opera di stratificazioni calcaree nel corso di 190 milioni di anni. La scoperta delle Grotte di Frasassi risale al 25 settembre 1971 ad opera del gruppo speleologico del CAI di Ancona. Tra le stalattiti e le stalagmiti più famose ricordiamo: i Giganti, il Cammello e il Dromedario, l’Orsa, la Madonnina, la Spada di Damocle (stalattite di 7,40 m di altezza e 150 cm di diametro), Cascate del Niagara, la Fetta di pancetta e la Fetta di lardo, l’Obelisco (stalagmite alta 15 m al centro della Sala 200), le Canne d’Organo (concrezioni conico-lamellari che se colpite risuonano) e il Castello delle Streghe.

URBINO (119km) – Elegante città piena di armonia e bellezza, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Urbino ospita il favoloso Palazzo Ducale, da cui deriva l’espressione di Baldassarre Castiglione «città a forma di palazzo». Il Palazzo fu la reggia di Federico da Montefeltro – straordinario uomo di armi, politica e cultura – e ha visto passare nei suoi cortili e nei saloni personaggi come Piero della Francesca, Bramante, Leon Battista Alberti e naturalmente Raffaello. Da visitare anche la Galleria Nazionale delle Marche, il Duomo di Urbino, l’Oratorio di San Giovanni e la Casa Natale di Raffaello, forse il più elegante pittore italiano, che nacque proprio a Urbino nel 1483 e dipinse opere di straordinaria eleganza e dolcezza, ora conservate nei maggiori musei del mondo. Passeggiando per le strade di Urbino, oggi importante città universitaria e centro di formazione di nuovi artisti, si respira ancora la presenza di Federico e Raffaello, che in modi diversi hanno creato capolavori straordinari per armonia e bellezza. Come recita l’epigrafe della tomba di Raffaello nel Pantheon di Roma: «Qui è quel Raffaello da cui, fin che visse, la natura temette di essere vinta e quando morì temette di morire con lui». La città ospita anche l’Urbino Jazz Festival, il Festival Internazionale della Musica Antica, la Festa dell’Aquilone e la Festival del Duca

OSIMO (14km) – Città picena che conserva tratti integri della cinta muraria romana. Da visitare Il Duomo, la Basilica di San Giuseppe da Copertino e le suggestive grotte sotterranee.

CASTELFIDARDO (7Km) – Città della fisarmonica. Da visitare il Monumento alla Battaglia di Castelfidardo e il Museo della Fisarmonica.

OFFAGNA (27km) – Uno dei borghi più belli d’Italia, con la sua imponente rocca quattrocentesca, ospita ogni estate le sue famose feste medievali, in occasione delle quali l’intero centro subisce una radicale trasformazione e, portando il visitatore indietro nel tempo, fino all’epoca medievale, «torna a rivivere la magia di quell’età di mezzo, che ancora oggi attrae i nostri sensi, con la forza dei suoi contrasti: colori sgargianti e atmosfere cupe, fastose cerimonie e lamentevole povertà, rozza baldoria e dolce religiosità».

ANCONA (29km) – Capoluogo di regione ma soprattutto importante porto sull’Adriatico. Fondata nel IV secolo p.e.c. dai greci di Siracusa, che la battezzarono Ankón, ha vissuto il dominio dei Romani a partire dal III secolo p.e.c. per oltre 700 anni, poi dopo la caduta dell’impero romano le incursioni di Goti, Vandali e Ostrogoti, in seguito il lungo dominio bizantino, l’invasione dei Longobardi e infine la conquista di Carlo Magno. Dopo il Mille, Ancona attraversa un periodo fiorente da libero comune e repubblica marinara, per poi finire nell’orbita dello Stato Pontificio nel XVI secolo. La città partecipa attivamente al Risorgimento, fino all’annessione al Regno d’Italia. Ancona rimane città aperta al mare e conserva ancora oggi il rapporto intenso con la navigazione e con l’Oriente. Da qui partono le navi che salpano per la Croazia e la Grecia; la città vista dal ponte di una nave che entra nel porto è una vera bellezza. Nel centro storico si possono rintracciare i segni di popoli e culture che qui si sono incontrati: i reperti conservati nel Museo Archeologico Nazionale delle Marche, le rovine romane, le tracce della dominazione bizantina, i palazzi rinascimentali, la Pinacoteca Comunale di Ancona, la Chiesa di San Domenico, la Cattedrale di San Ciriaco con la sua spettacolare vista sul mare, il Teatro delle Muse con la sua prestigiosa stagione teatrale e il Lazzaretto, detto anche Mole Vanvitelliana, progettato dall’architetto Luigi Vanvitelli, che oggi ospita importanti mostre di pittura e fotografia, serate di danza, musica, cinema e teatro, ma anche importanti eventi annuali come il festival di musica elettronica Acusmatiq e il festival Adriatico Mediterraneo che «esplora la ricchezza del mare a cavallo tra Europa, Africa e Medio Oriente».

MACERATA (28km) – Con il suo pittoresco centro storico medievale, Piazza della Libertà con la Loggia dei Mercanti e l’orologio astronomico incastonato nella torre civica, Macerata offre piacevoli passeggiate, ma soprattutto molteplici stimoli culturali. Sede di una delle più antiche università italiane (1290), la città è ancora oggi centro nervalgico di cultura nelle Marche. Macerata ospita lo Sferisterio, uno dei teatri all’aperto più belli d’Europa, in stile neoclassico con richiami alle antiche arene romane, costruito fra il 1820 e il 1829. Lo Sferisterio ospira l’importante Macerata Opera Festival nonché l’appuntamento annuale con Musicultura. Da non perdere i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi.

TOLENTINO, URBISAGLIA, ABBAZIA DI FIASTRA (59km) – Tolentino è una nota città d’arte, che in passato fu municipium romano e prima ancora importante centro piceno, come raccontano le numerose necropoli rinvenute nella zona. Il centro storico è ancora delimitato per lunghi tratti dalle mura duecentesche. Da visitare la basilica di San Nicola e la Piazza della Libertà con la torre campanaria della chiesa di San Francesco, oggi simbolo della città grazie all’orologio a quattro quadranti, che rappresentano le fasi lunari, le ore italiche, l’ora astronomica e i giorni della settimana e del mese. Poco lontano dal centro sorge il Castello della Rancia, sede del museo archeologico: in origine fattoria e granaio, venne trasformato in castello dai Da Varano, signori di Camerino. Tolentino si trova in posizione strategica per esplorare la valle del Chienti: nel suo territorio si trova l’importante sito archeologico di Urbisaglia nonché l’Abbazia di Fiastra, uno degli esempi meglio conservati dell’architettura cistercense in Italia, con il suo particolare stile di transizione dal romanico al gotico.